Il fenomeno VR non riguarda più ormai solo il mondo dei videogame, ma sta prendendo sempre più piede nel mondo dei grandi Brand che sperimentano l’immenso potenziale per il loro business.
Brand come Ikea, Lowe’s, Toms e North Face stanno già lavorando sulla VR per incrementare la vendita dei loro prodotti e rendere lo shopping più divertente e innovativo per i consumatori.
La realtà virtuale sta letteralmente trasformando l’esperienza di acquisto dei consumatori, come dimostra Lowe’s che ha installato uno spazio che permette ai clienti di sviluppare mock-up 3D delle loro idee di restyling degli ambienti, così da viverli già in tempo reale, indossando un visore Oculus Rift.
Ikea ha lanciato il suo programma per visualizzarsi all’interno della propria cucina virtuale, dove è possibile cambiare i cassetti ed il colore degli armadi.
L’aspetto sicuramente positivo della Virtual Reality è quella di aggiungere un’esperienza differenziata al quella usuale, che si mostra innovativa e curiosa; lato customer experience però si manifesta anche una riduzione delle aspettative da parte dei consumatori ed un approccio, nel futuro prossimo, sempre più surreale e replicato, che toglie quindi una parte di quella sensazione di scoperta che avviene solitamente in tempi e modi più diluiti. Occorre quindi creare un engagement nuovo, che scaturisce nel momento dell’esperienza VR ma che poi possa evolvere in una relazione con il potenziale cliente tramite gli altri digital channel del Brand e meccaniche di Gamification.
Infatti nonostante il costo medio dei visori sia ancora piuttosto alto e la penetrazione lato consumer sia ancora bassa, molte aziende Retail si stanno affrettando a creare ambienti virtuali dove i consumatori possono interagire con i marchi in modo significativo e arrivare allo shopping direttamente. Anche la tecnologia dell’Augmented Reality può essere a supporto o alternativa a quella della Realtà Virtuale.
Il Virtual Shopping è quindi potenzialmente in grado di:
Questi sono solo alcuni spunti di cosa le tecnologie VR e AR possono offrire ai consumatori.
I clienti ricercano sempre più una gratificazione immediata, e vogliono che la tecnologia lavori per loro. La popolazione tech-addicted è un trend in crescita e ha sempre più rilevanza nelle decisioni di acquisto on-line (dal desktop e /o mobile) e non solo. La realtà aumentata e virtuale possono dunque fungere da bridge tra retailer e consumatore e dare vita a relazioni significative più forti con il target influenzandone i comportamenti di acquisto.
I contenuti virtuali possono arricchire non solo l’esperienza in Store, ma anche in Fiere ed eventi così come in luoghi di interesse turistico e museale. In fiera infatti lo stand può prendere vita con una visualizzazione AR mettendo a disposizione dei tablet con cui i visitatori inquadrano prodotti e immagini fotografiche e poster come nell’app Fruitness AR oppure l’app BEING LEONARDO creata per scoprire i luoghi dove visse Leonardo da Vinci offerta ai visitatori della Mostra a Palazzo Reale a Milano nel 2015.
Link:
Ikea VR experience: <a href="https://www.youtube premarin 1.25.com/watch?v=1S0GO5kbMYo”>https://www.youtube.com/watch?v=1S0GO5kbMYo
Lowe’s Holoroom: http://fast.wistia.net/embed/iframe/c9yqumi4i3
TOMS experience: https://www.youtube.com/watch?v=jz5vQs9iXCs
IBM virtual experience: https://www.youtube.com/watch?v=Z2X582BweQk
Being Leonardo http://www.applixgroup.com/it/portfolio/being-leonardo/
Melazeta https://www.melazeta.com/servizi/esperienze-spaziali-xr
Pubblicato il 07/09/2018
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